Ad inizio agosto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha firmato il DPCM 60 CFU inerente l’implementazione della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti (DL 36/2022 convertito nella legge n. 79/2022). Eppure l’attesa e necessaria pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non è ancora arrivata.
Sebbene la data originale di promulgazione fosse fissata per il 31 luglio 2022, complicanze politiche e ostacoli burocratici hanno allungato i tempi di rilascio.
E anche adesso le cose non vanno certo meglio. Con gli aspiranti docenti sempre più preoccupati e nervosi a causa dei continui rinvii e dell’incertezza legata all’avvio dei percorsi abilitanti.
Per offrire una prospettiva rasserenante, interviene Mario Pittoni, a capo del Dipartimento Istruzione per la Lega e precedentemente alla guida della Commissione Cultura del Senato. Il quale ha voluto rassicurare tutti gli interessati sui tempi di avvio dei fondamentali percorsi formativi.
Pittoni: ecco le tempistiche percorsi abilitanti
In relazione alle preoccupazioni manifestate dagli aspiranti insegnanti in merito ai ritardi nella messa in atto dei programmi abilitanti, Mario Pittoni, figura di spicco della Lega, ha pubblicato un comunicato sulla sua pagina Facebook: “Che il DPCM sui percorsi formativi abilitanti all’insegnamento non sia ancora in Gazzetta Ufficiale, non deve destare preoccupazione”.
A seguire, l’esponente ha fornito ulteriori dettagli, precisando: “Il decreto segue un iter diverso dagli altri dispositivi normativi. Attualmente è all’esame degli organi di controllo di Palazzo Chigi. Verrà pubblicato nei prossimi giorni o, comunque, in tempo utile per la partenza dei corsi nel prossimo anno accademico”.
Da queste dichiarazioni, si deduce che l’inizio dei programmi di formazione, come prospettato in precedenza, dovrebbe materializzarsi nell’anno accademico imminente. Possibilmente senza ulteriori rinvii.
Da precisare che il focus del DPCM 60 CFU sarà diretto, soprattutto, verso la definizione di contenuti e strutture dei percorsi da 60 CFU, oltre a quelli ridotti da 30 CFU e 36 CFU, inseriti nel contesto della fase transitoria.
Per una panoramica dettagliata, si rimanda alla lettura del nostro approfondimento che esamina i percorsi da 60, 30 e 36 CFU.