Nuove disposizioni emergono dai percorsi abilitanti 30 CFU, delineando prospettive chiare per il futuro dell’accreditamento dei programmi accademici.
Il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca ha recentemente diramato una comunicazione ufficiale indirizzata alle università. Ciò ha gettato luce sulle prossime fasi di questo processo cruciale.
Una siffatta comunicazione ministeriale, scaturita in seguito alla Circolare del 6 novembre 2024, rappresenta un passo significativo.
Originariamente, tale circolare non contemplava l’avvio dei percorsi abilitanti da 30 CFU per l’anno accademico 2023-24.
Tuttavia, in seguito a una revisione delle direttive, sono stati autorizzati corsi con tale carico formativo, mirati a gruppi specifici di individui.
Questi percorsi rivestono un’importanza particolare per coloro che sono già abilitati su una specifica classe di concorso o su un diverso livello d’istruzione. Nonché per coloro che hanno conseguito una specializzazione nel sostegno.
L’inclusione di tali programmi nelle direttive ministeriali evidenzia l’impegno nel fornire opportunità di sviluppo professionale mirate. Si tratta anche di aggiornamenti formativi pertinenti al contesto attuale dell’istruzione e della ricerca.
Novità percorsi abilitanti 30 CFU
Importanti aggiornamenti riguardanti i corsi per ottenere i 30 CFU per l’abilitazione stanno emergendo. Questi sono strettamente legati ai percorsi abilitanti da 60 CFU.
È fondamentale sottolineare che i percorsi abilitanti 30 CFU godono di esenzioni dai requisiti di avvio tipicamente applicati ai programmi formativi. Come stabilito dal Ministero.
Le università sono ora autorizzate ad avviare tali corsi. Il tutto conformemente alle linee guida stabilite dall’articolo 2-ter comma 4 del Decreto Legislativo n.59 del 13 aprile 2017.
Questo regolamento permette la completa implementazione dei corsi online con modalità sincrone. Inoltre, sono state apportate modifiche riguardanti il massimo numero di crediti complessivamente riconosciuti.
Nello specifico, il limite massimo è di 6 CFU per insegnamenti di area comune e disciplinare e di massimo 2,5 CFU per i tirocini. Quest’ultimo caso si applica solo se i crediti considerati sono coerenti con gli obiettivi dei percorsi abilitanti.
La fase finale di questi percorsi formativi comprende un esame scritto e una simulazione di lezione. Sono progettati per valutare l’acquisizione di competenze professionali avanzate. Ciò con particolare attenzione alla progettazione didattica e all’uso di tecnologie digitali multimediali.
Un’innovativa caratteristica da evidenziare è che questi corsi sono completamente online e non richiedono tirocinio.
Inoltre, non rientrano nel calcolo del livello massimo di attivazione dei percorsi formativi iniziali. Dando un accesso senza restrizioni a tali programmi formativi.
Docenti specializzati e abilitati
I percorsi abilitanti 30 CFU sono stati ufficialmente destinati a una specifica categoria di persone. Questo gruppo comprende coloro che già hanno l’abilitazione su una particolare classe di concorso o su un altro livello di istruzione. Sono inclusi coloro che sono specializzati nel sostegno.
Il Ministero dell’Istruzione ha reso noto questo aggiornamento, specificando che tali percorsi non rientrano nelle categorie dei percorsi tradizionali.
In base all’articolo 2-ter, comma 4, del Decreto Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017, le università sono state autorizzate ad avviare questi corsi. Tutto ciò avviene esclusivamente attraverso modalità online e sincrone.