La Riforma della formazione e del reclutamento contenuta nel Decreto 36, convertito in legge dal Parlamento (L. 79/2022), è in vigore da giovedì 30 giugno. Uno dei nodi più controversi e dibattuti di tale decreto è quello riguardante la formazione in servizio dei docenti.
Quello che molte persone non sanno, però, è che la formazione continua dei docenti è in realtà una questione che va avanti da moltissimo tempo.
Un po’ di storia
Infatti, è già dalla metà degli anni ’90 che il Ministro Luigi Berlinguer volle degli scatti stipendiali collegati alle attività formative.
Un CCNL successivo, però, si occupò di eliminare la norma.
All’epoca dei ministeri di Carrozza e Profumo si tornò a parlare di formazione continua, strutturale e obbligatoria. Cosa che, però, all’atto pratico, non trovò sempre applicazione in tutti gli istituti scolastici.
Con la legge di bilancio 2020 era prevista una formazione obbligatoria di 25 ore sui temi dell’inclusione per tutti i docenti che lavorano in classe con gli alunni con disabilità.
In questi anni è capitato veramente di tutto, anche se il tema dovrebbe essere trattato con maggiore attenzione praticamente da tutti i soggetti coinvolti.
Formazione dei docenti nell’immediato futuro
Con la riforma prevista dal Decreto 36, invece, è stata confermata l’istituzione di un percorso abilitante di 60 CFU gestito dalle Università da attivare in base alla necessità di cattedre previa selezione in ingresso.
I quiz a risposta multipla sono eliminati a favore delle domande aperte, considerate uno strumento di valutazione più meritocratico.
É stato, inoltre, specificato più volte che, chi ha già acquisito o acquisirà entro il 31 ottobre 2022, i 24 o 30 CFU/CFA potrà comunque partecipare ai concorsi che verranno indetti fino al 31 dicembre 2024 e completare la propria formazione in un secondo momento.
Il Ministro Bianchi ha puntato su una vera e propria riforma volta a tenere gli insegnanti in continuo aggiornamento. Si tratta di un percorso che aiuterà i docenti a sviluppare ed approfondire competenze in ambito culturale, disciplinare e pedagogico.