Le incertezze legate al secondo ciclo dei percorsi abilitanti per l’anno accademico 2024/25 continuano a generare dubbi tra i docenti. Nonostante le richieste di accreditamento delle Università siano state inviate entro il 12 dicembre 2024, infatti, i significativi ritardi accumulati dal primo ciclo stanno avendo evidenti ripercussioni su tutta la programmazione, influenzando anche la pianificazione dei docenti interessati. Compresi coloro che hanno contratti a tempo determinato derivanti dal concorso PNRR1 (Concorso straordinario ter) e sono in attesa di completare i crediti formativi richiesti.
Il percorso di accreditamento: una procedura articolata
Le Università interessate hanno avuto tempo fino al 12 dicembre 2024 per presentare l’istanza di accreditamento per le nuove offerte formative, sia per i percorsi già avviati che per quelli da attivare ex novo in base all’articolo 4 del DPCM 60 CFU.
Ad ogni modo, il processo di accreditamento prevede una serie di ulteriori passaggi, tra cui:
- la valutazione dell’ANVUR;
- l’emissione dei decreti di accreditamento;
- la pubblicazione dei bandi da parte delle Università o delle istituzioni AFAM;
- la presentazione delle domande entro scadenze definite dai singoli enti;
- l’inizio delle lezioni.
Tuttavia, occorre avere ancora un po’ di pazienza. Sembrerebbe, infatti, che nonostante le indicazioni operative fornite dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) agli Atenei, alcuni di questi ultimi non abbiano ancora attivato i percorsi abilitanti in questione.
Ma il MUR ha già assicurato di aver sollecitato tutte le Università ad avviare al più presto tutti i percorso, in modo da garantire un’offerta formativa più ampia a livello nazionale.
Le tipologie di percorsi disponibili
Per il 2024/25, i percorsi abilitanti sono suddivisi in diverse tipologie, ognuna con requisiti specifici:
- Percorso da 60 CFU/CFA: destinato a laureati e laureandi magistrali, come indicato nell’Allegato 1 del DPCM.
- Percorso da 30 CFU/CFA: previsto per docenti con tre anni di servizio negli ultimi cinque, inclusi quelli che hanno partecipato a concorsi straordinari o bis.
- Percorso di completamento da 36 CFU/CFA: rivolto ai vincitori del concorso PNRR con i 24 CFU acquisiti entro il 31 ottobre 2022.
Alcuni percorsi, come quello per i vincitori del concorso PNRR2, potrebbero non essere attivati nel 2024/25 a causa delle tempistiche delle assunzioni, previste non prima di luglio 2025.
Modalità e costi: cosa sapere
Secondo il DPCM del 4 agosto 2023, i percorsi formativi potranno svolgersi fino al 50% in modalità telematica, ma le attività di tirocinio e laboratorio dovranno essere effettuate in presenza.
Per quanto riguarda i costi, invece, gli stessi variano a seconda del percorso: 2.500 euro per i 60 CFU, 2.000 euro per i 30 CFU, con una prova finale dal costo massimo di 150 euro.
Stato delle attivazioni: il panorama regionale
Ma facciamo il punto sui percorsi abilitanti per l’anno accademico 2024/25 soffermandoci sulle Università che hanno attivato i percorsi abilitanti già nel corso dell’anno accademico 2023/24.
Fermo restando che l’elenco delle stesse e delle classi di concorso interessate potrebbero subire delle modifiche e/o integrazioni.
- Abruzzo: l’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara prevede la pubblicazione del bando nei primi giorni di gennaio 2025;
- Campania: l’Università di Salerno ha già inoltrato le proposte di accreditamento;
- Friuli Venezia Giulia: l’Università di Trieste segue le fasi di accreditamento senza indicare ancora le classi di concorso disponibili;
- Lazio: Roma Tre prevede l’attivazione per 34 classi di concorso; l’Università della Tuscia ha chiesto l’accreditamento per un elenco specifico di discipline (A01 – A11 – A12 – A13 – A18 – A21 – A22 – AB24 Inglese – AC24 Spagnolo – A28 – A31 – A46 – A48 – A49 – A50 – A51 – A60 – B11);
- Lombardia: l’Università di Pavia comunicherà le informazioni sull’avvio dei percorsi abilitanti appena le stesse saranno disponibili, ma non attiverà quelli destinati ai docenti già in possesso di abilitazione (ex articolo 13). L’Accademia di Brera, invece, anche quest’anno non attiverà alcun percorso;
- Marche: l’Università di Macerata ha già deliberato la programmazione relativa ai percorsi abilitanti per l’anno accademico 2024/25;
- Sicilia: l’Università degli Studi di Messina fa sapere che la Giunta del Centro Multidisciplinare per l’Insegnamento e l’Apprendimento (Ce.Mu.I.A.), nella riunione del 6 novembre u.s., ha deliberato per l’A.A. 2024/2025 la programmazione di: P30CFU art. 13 e P60/30CFU;
- Toscana: l’Università di Siena è ancora in attesa dell’accreditamento definitivo dei percorsi abilitanti;;
- Umbria: l’ Università di Perugia è ancora in attesa di accreditamento definitivo;
- Veneto: l’Università di Verona non attiverà i percorsi da 36 CFU e attende il decreto ministeriale per avviare gli altri.