“Il DPCM 60 CFU, che definirà il percorso di formazione iniziale dei docenti della scuola secondaria di I e II grado, arriverà auspicabilmente entro il mese di dicembre”. L’annuncio è del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ed è arrivato oggi nel corso del Question Time.
Un’ulteriore conferma per quella che rappresenta la principale novità della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti che segue, di qualche settimana, quella del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Rispondendo ad un’interrogazione parlamentare dell’esponente del Gruppo Misto, Giuseppe De Cristofaro, infatti, la Bernini ha affermato: “Condividiamo la necessità di definire i contenuti del DPCM in tempi brevi. Anche perché la formazione iniziale costituisce requisito per partecipare ai concorsi ed è articolata in un percorso universitario o accademico abilitante”.
La pubblicazione del decreto attuativo in questione era, in realtà, prevista entro il 31 luglio. Ma la crisi che ha investito il precedente governo ha comportato un inevitabile rinvio.
Contenuti del DPCM 60 CFU
La pubblicazione del DPCM 60 CFU è indispensabili ai fini della piena attuazione della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti fortemente voluta e sostenuta dall’ex Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e contenuta nella legge n. 79 del 29 giugno 2022 (conversione in legge del decreto n. 36/2022.
Il documento dovrà, nello specifico, disciplinare:
- i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa. Dei 60 CFU totali, almeno 10 dovranno essere di area pedagogica. Inoltre, non meno di 20 CFU dovranno provenire da attività di tirocinio diretto e indiretto. Previsto, tra l’altro, l’obbligo di presenza minimo di 12 ore per ciascun CFU di tirocinio;
- il numero di crediti universitari riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità;
- il numero di ore minimo di presenze alle attività formative necessario per l’accesso alla prova finale;
- le modalità di svolgimento della prova scritta e orale relative alla prova finale del percorso formativo.
Riforma scolastica: in arrivo il DPCM 60 CFU
I 60 CFU sono, senza ombra di dubbio, la principale novità della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti.
E l’importanza della Riforma non è sfuggita neanche al Ministro Bernini. “Il nuovo percorso di formazione iniziale dei docenti – ha detto – comprenderà non meno di 60 crediti formativi, un periodo di tirocinio e una prova finale articolata in una verifica scritta e una lezione simulata”.
La stessa ha poi voluto chiarire: “Siamo perfettamente consapevoli che il termine del 31 luglio 2022, originariamente previsto per l’emanazione del Dpcm, non è stato rispettato dal precedente Governo.
Ma va riconosciuto che anche con l’adozione del DPCM entro i tempi previsti, le tempistiche richieste per l’accreditamento non avrebbero comunque consentito, di fatto, l’attivazione dei percorsi formativi, per tutte le tipologie di abilitazione e nei numeri richiesti dal Pnrr, se non a partire dall’anno accademico 2023/2024”.
DPCM 60 CFU. Obiettivi del Miur
Stando alle parole del Ministro dell’Università e della Ricerca il DPCM 60 CFU – attuativo della Riforma della formazione iniziale dei docenti della scuola secondaria di I e II grado – dovrebbe essere pubblicato entro il mese di dicembre. Al massimo entro gennaio 2023.
“L’emanazione del decreto – ha concluso il Ministro Bernini – permetterà di confermare l’obiettivo temporale di avere la finestra di accreditamento nella prossima primavera e, quindi, l’erogazione dei percorsi formativi nell’anno accademico 2023/2024″.