Con l’adozione della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti, sancita dalla Legge di conversione n. 79 del 29 giugno 2022 che modifica il decreto n. 36 del 30 aprile 2022, sono stati istituiti nuovi percorsi formativi per conseguire l’abilitazione all’insegnamento, tra cui i percorsi da 30 CFU dedicati alla seconda abilitazione. Questi programmi sono rivolti ai docenti che detengono già un’abilitazione in una determinata classe di concorso o livello di istruzione, inclusi quelli con specializzazione nel sostegno.
Di conseguenza, i docenti che già esercitano nella scuola dell’infanzia, primaria o secondaria possono estendere il proprio profilo professionale attraverso diverse vie:
- acquisendo l’abilitazione per un’altra classe di concorso all’interno dello stesso livello scolastico di appartenenza, opzione particolarmente indirizzata ai docenti della scuola secondaria;
- ottenendo l’abilitazione per una classe di concorso corrispondente al grado scolastico (primo o secondo grado della secondaria) in cui si è specializzati;
- conseguendo l’abilitazione per una classe di concorso appartenente a un grado scolastico diverso (primo o secondo grado della secondaria) rispetto all’abilitazione o specializzazione già in possesso, con questa alternativa specificamente designata per i docenti della scuola secondaria;
- raggiungendo l’abilitazione per operare in un grado di istruzione differente da quello attuale, opportunità disponibile per i docenti della scuola dell’infanzia e primaria.
Quali docenti possono conseguire una seconda abilitazione con i 30 CFU?
I percorsi formativi abilitanti da 30 CFU, introdotti dalla recente Riforma sulla formazione iniziale, continua e sul reclutamento dei docenti, nota come Riforma Bianchi, presentano una modalità di formazione abbreviata destinata a diverse categorie di aspiranti insegnanti:
- insegnanti che abbiano maturato almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni presso istituzioni statali o paritarie, includendo almeno un anno nella classe di concorso per la quale si cerca l’abilitazione;
- vincitori del Concorso straordinario bis;
- docenti che possiedono già un’abilitazione per una specifica classe di concorso o livello di istruzione, o che detengono una specializzazione nel sostegno;
- candidati che mirano a partecipare al secondo concorso PNRR nel periodo transitorio previsto dalla Riforma Bianchi, non avendo ottenuto i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022;
- vincitori del secondo concorso PNRR del periodo transitorio stabilito dalla Riforma Bianchi con un totale inferiore a 240 CFU.
Secondo quanto disposto dall’articolo 13 del DPCM 60 CFU del 4 agosto 2023, i percorsi da 30 CFU per la seconda abilitazione non sono soggetti a limitazioni numeriche di iscrizione, offrendo una flessibilità unica. Questi programmi, che non prevedono la realizzazione di tirocini diretti, possono essere seguiti interamente a distanza, mediante lezioni in diretta online.
I docenti che desiderano accedere a questi percorsi devono avere il titolo di studio congruente con la classe di concorso di interesse. Attraverso l’acquisizione di soli 30 CFU/CFA, focalizzati sulle metodologie e tecnologie didattiche legate alla materia specifica, è possibile conseguire l’abilitazione per insegnare in classi di concorso o livelli di istruzione aggiuntivi.
Come conseguire una seconda abilitazione per docenti di ruolo
I docenti di ruolo che mirano ad acquisire una seconda abilitazione, conformemente a quanto stabilito dall’articolo 13 del DPCM 60 CFU del 4 agosto 2023, devono procedere con l’iscrizione ai programmi di 30 CFU erogati dalle università e istituzioni AFAM riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
A differenza dei programmi di 60 CFU, quelli da 30 CFU non prevedono selezioni basate su meriti accademici o test d’ingresso, né sono soggetti a restrizioni di capacità da parte delle istituzioni ospitanti. Notabilmente, questi corsi escludono l’obbligo di tirocinio e permettono di seguire l’intero percorso formativo mediante lezioni trasmesse online in tempo reale.
L’accesso a questi itinerari formativi, focalizzati su specifiche metodologie e tecnologie didattiche legate alla materia di riferimento, richiede il possesso di un titolo di studio adeguato alla classe di concorso desiderata, come definito dal MIUR, nonché un’abilitazione preesistente in differenti classi di concorso o livelli di istruzione, o una specializzazione nel campo del sostegno.
Percorsi abilitanti da 30 CFU
Le università e le istituzioni AFAM, accreditate presso il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), saranno responsabili della fornitura dei programmi formativi destinati agli aspiranti insegnanti. Tali percorsi verranno strutturati tenendo conto delle specifiche esigenze legate alla classe di concorso di interesse, adeguando di conseguenza i contenuti e le metodologie didattiche.
Secondo le disposizioni dell’articolo 13 del DPCM 60 CFU del 4 agosto 2023, la progettazione dei contenuti dei percorsi formativi per l’acquisizione dei 30 CFU, caratterizzati da un carico orario totale di 180 ore, terrà conto delle competenze preesistenti dello studente. Questa valutazione comprenderà tanto i crediti formativi acquisiti in precedenza quanto le esperienze di apprendimento in contesti non formali e informali, al fine di allinearle alle competenze specificate nel profilo professionale illustrato nell’Allegato A:
- competenze culturali, disciplinari, pedagogiche, didattiche e metodologiche, specie quelle dell’inclusione, rispetto ai nuclei basilari dei saperi e ai traguardi di competenza fissati per gli studenti;
- competenze proprie della professione di docente, in particolare pedagogiche, relazionali, valutative, organizzative e tecnologiche,integrate in modo equilibrato con i saperi disciplinari nonché con le competenze giuridiche relative alla disciplina scolastica;
- competenze psico-pedagogiche, socio-antropologiche, linguistiche e digitali;
- capacità di progettare, anche tramite attività di programmazione di gruppo e tutoraggio tra pari, percorsi didattici flessibili, da promuovere nel contesto scolastico, adeguati alla capacità e ai talenti degli studenti, tenendo conto delle soggettività e dei bisogni educativi specifici di ciascuno di essi, al fine di favorire l’apprendimento critico e consapevole, l’orientamento e l’acquisizione delle competenze trasversali;
- capacità di svolgere con consapevolezza i compiti connessi con la funzione di docente e con l’organizzazione scolastica, nel rispetto della deontologia professionale.
Come indicato, per i programmi formativi abilitanti da 30 CFU non vi sono restrizioni numeriche per gli iscritti, e tali percorsi possono essere integralmente seguiti online tramite lezioni trasmesse in diretta.
Ulteriormente, per questi corsi non si prevede il riconoscimento di crediti formativi acquisiti in precedenza.
Il DPCM 60 CFU ha fissato il costo di iscrizione ai percorsi di formazione abilitante, stabilito in un intervallo tra i 2.000 e i 2.500 euro:
Tipologia di percorso | Costo massimo |
Percorsi da 60 CFU/CFA | 2.500 euro |
Percorsi abbreviati 30 CFU per i vincitori di concorso, per i docenti già abilitati e per coloro che hanno già conseguito i 24 CFU | 2.000 euro |
Percorsi abbreviati 30 CFU per coloro che sono regolarmente iscritti ai corsi di laurea magistrali a ciclo unico che costituiscono titolo di accesso alla classe di concorso | 2.000 euro |
Svolgimento della prova finale | 150 euro |
Pertanto, il costo massimo per i percorsi abilitanti da 30 CFU sarà di 2.000 euro.
Cosa prevede la prova finale dei percorsi abilitanti da 30 CFU?
Per poter sostenere la prova conclusiva dei percorsi abilitanti da 30 CFU, i candidati devono garantire una partecipazione minima del 70% a tutte le attività didattiche programmate.
L’esame finale prevede due componenti: una prova scritta e una lezione simulata. La lezione simulata segue le norme già impostate per i percorsi di 60 CFU/CFA, mentre per la prova scritta sono state specificate dettagliate istruzioni.
Nella prova scritta, si richiede ai partecipanti di progettare un’iniziativa didattica innovativa, idealmente integrando l’uso delle tecnologie digitali, correlata alle materie legate alla classe di concorso di riferimento.
La lezione simulata, comunicata con 48 ore di anticipo dalla commissione, deve avere una durata massima di 45 minuti e richiede l’impiego di strumenti digitali e l’adozione di metodi didattici all’avanguardia, oltre a una descrizione approfondita delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche, coerenti con il percorso formativo seguito per la specifica classe di concorso.
La valutazione assegna fino a un massimo di 10 punti per entrambe le prove, e l’esame si considera superato se il candidato ottiene almeno 7/10 sia nella prova scritta che nella lezione simulata.
Numero di abilitazioni si possono ottenere con i 30 CFU
L’articolo 13 del DPCM 60 CFU, datato 4 agosto 2023, non stabilisce esplicitamente limitazioni sul numero di abilitazioni che i docenti possono ottenere attraverso i percorsi abilitanti da 30 CFU.
Di conseguenza, non esistono restrizioni per i docenti che già detengono un’abilitazione in una specifica classe di concorso o livello di istruzione, così come per coloro che possiedono una specializzazione nel sostegno, purché rispettino i criteri di ammissione previsti per questi percorsi.
A cosa serve una seconda abilitazione?
La seconda abilitazione all’insegnamento rappresenta un’opportunità significativa per i docenti, offrendo loro la possibilità di estendere il proprio ambito di insegnamento. Questo traguardo consente agli insegnanti di arricchire il proprio profilo professionale e migliorare la preparazione didattica, acquisendo competenze in materie o livelli di istruzione non precedentemente coperti.
Conseguire una seconda abilitazione non solo apre nuove prospettive di impiego, ma permette anche ai docenti di candidarsi per incarichi in ulteriori classi di concorso o gradi di istruzione, incrementando così le possibilità di ottenere posizioni stabili o a tempo indeterminato in campi di particolare interesse.
Inoltre, per i docenti di ruolo, l’acquisizione di una seconda abilitazione attraverso percorsi formativi specifici diventa un passo strategico per la mobilità professionale, consentendo il trasferimento a differenti gradi di istruzione o classi di concorso. Questa qualifica sarà essenziale per accedere ai concorsi per l’attribuzione di cattedre a partire dal 1° gennaio 2025.
Analogamente, gli insegnanti specializzati nel sostegno che conseguono l’abilitazione in una nuova classe di concorso acquisiscono il diritto di richiedere il trasferimento a tale classe, ampliando le proprie opzioni professionali.
Per i docenti neoassunti in un grado o classe di concorso diversi da quelli di origine, l’eventuale necessità di ripetere l’anno di prova verrà determinata valutando le specifiche situazioni di partenza e arrivo, garantendo così un approccio personalizzato alla loro integrazione nel nuovo contesto didattico.