Tra le supposizioni più attendibili riguardo l’avvio dei percorsi abilitanti docenti si fa largo quella che stabilisce l’inizio degli stessi per gennaio 2024.
Nel frattempo, le università potranno accreditarsi entro il 10 novembre 2023.
La procedura di accreditamento prevede una prima fase di verifica (entro 10 giorni dalla richiesta), da parte del MUR, dell’ammissibilità degli enti in merito ai requisiti posseduti.
In secondo luogo (entro 40 giorni), l’ANVUR dovrà esprimere un parere motivato sull’idoneità degli atenei.
In ultimo, previo parere positivo dell’ANVUR e entro 10 giorni da esso, prenderà il via il decreto di accreditamento. Solo successivamente, le università avranno l’autorizzazione ad organizzare ed attivare i percorsi abilitanti docenti.
Percorsi abilitanti docenti da 60 CFU
I percorsi abilitanti docenti da 60 CFU sono degli iter universitari ed accademici di formazione iniziale e abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico-pratici (ITP), nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Dal 1°gennaio 2025, dunque, per diventare insegnanti bisognerà completare dei percorsi abilitanti docenti di 60 CFU/CFA, ovvero crediti formativi universitari/accademici nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche.
E’ possibile svolgere questi percorsi abilitanti docenti da 60 CFU sia durante il proprio percorso di studi, in aggiunta ai crediti necessari per avere il titolo, sia dopo aver conseguito la laurea, da parte di laureati e laureandi che abbiano già ottenuto 180 crediti.
Per diventare docenti, quindi, da gennaio 2025, sarà necessario possedere i seguenti requisiti:
- Laurea Magistrale, triennale nel caso degli ITP;
- Percorsi abilitanti docenti di 60 CFU;
- Superamento concorso;
- Anno di prova.
E’ previsto, inoltre, per i percorsi abilitanti docenti, un tirocinio da svolgere direttamente nelle scuole, con l’acquisizione di 20 CFU, e una prova finale che si sviluppa con una lezione simulata, attraverso l’ausilio delle tecnologie digitali e multimediali.
Questo nuovo iter formativo verrà strutturato in base alle classi di concorso corrispondenti. Significa che, accanto alle materie trasversali applicabili alle diverse Cdc, saranno previsti corsi specifici per la disciplina di riferimento e un tirocinio diretto pertinente.
La fase transitoria della Riforma Bianchi
Il passaggio verso i percorsi abilitanti docenti, avverrà in maniera graduale. Fino al 31 dicembre 2024 è, infatti, prevista una fase transitoria che prevede delle eccezioni e dei percorsi abbreviati da 30 e 36 CFU/CFA.
Questo scenario apre nuove possibilità per gli aspiranti docenti che desiderano partecipare ai concorsi al fine di ottenere una cattedra.
I requisiti per l’ammissione ai percorsi abilitanti docenti in questa fase, infatti, risultano differenziati rispetto alla normativa. Nel dettaglio, prima che il nuovo sistema di reclutamento entri in vigore, possono prendere parte ai concorsi:
- docenti che hanno prestato servizio per almeno 3 anni nelle scuole statali nei 5 anni precedenti; almeno uno dei tre anni deve, però, essere stato svolto nella specifica classe di concorso per cui si partecipa;
- docenti, o aspiranti tali, che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, anche in assenza di abilitazione;
- insegnanti che possiedono il titolo di studio richiesto per la particolare cdc e un totale di 30 CFU/CFA.
Negli ultimi due casi, i docenti dovranno integrare i crediti mancanti durante il primo anno di assunzione in prova con contratto a tempo determinato.
Percorsi abilitanti docenti semplificati da 30 e 36 CFU
In attesa dell’inizio dei percorsi abilitanti docenti da 60 CFU presso le Università accreditate, è prevista l’attivazione di corsi semplificati da 30 e 36 CFU. In particolare:
- 30 CFU, per docenti già abilitati o specializzati in un’altra classe di concorso o grado di istruzione;
- 30 CFU, per insegnanti con tre anni di servizio nelle scuole statali o paritarie, di cui almeno uno nella specifica cdc, e coloro che hanno superato il concorso “straordinario bis”;
- 30 CFU, per i neolaureati e per chi non ha conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, con crediti ulteriori da integrare in caso di vittoria del concorso;
- 30 o 36 CFU/CFA , per chi non ha mai ottenuto l’abilitazione.
Quest’ultimo caso prevede ulteriori tre tipi di percorsi a seconda della specifica situazione:
- Percorso da 30 CFU/CFA, per chi possiede il titolo di accesso e tre anni di servizio negli ultimi cinque nella scuola statale, di cui almeno uno svolto nella specifica classe di concorso per la quale si partecipa;
- Percorso da 30 CFU/CFA, per chi ha soltanto 30 CFU/CFA;
- Percorso da 36 CFU, per chi detiene titolo di accesso e 24 CFU, ottenuti entro il 31 ottobre 2022.
Se parliamo di costi, il DPCM 60 CFU (Gazzetta Ufficiale n. 224 del 25 settembre 2023) stabilisce un tetto di spesa massimo di 2.500 euro per i programmi da 60 CFU e di 2.000 euro per quelli da 30 o 36 CFU o per chi segue questi percorsi in parallelo ad un corso di laurea. Lo svolgimento della prova finale ha un costo supplementare di 150 euro.
Lo stesso DPCM 60 CFU ha previsto, inoltre, la data di conclusione dei percorsi abilitanti docenti, fissando per il 31 maggio 2024 quello da 60 CFU e per il 28 febbraio dello stesso anno quello da 30 CFU. Previsione alquanto utopica, viste le ingenti difficoltà riscontrate dagli atenei per i processi di accreditamento.
SCARICA il PDF del DPCM 60 CFU (Gazzetta Ufficiale n. 224 del 25 settembre 2023)