Finalmente è arrivata l’approvazione del Decreto legge n. 36/2022 in Senato, dopo il travagliato cammino in commissione dei giorni precedenti. Adesso la parola passa alla Camera. Per la definitiva conversione in legge c’è tempo solo fino al 29 giugno: ragion per cui bisognerà fare in fretta. Intanto in Senato il testo del maxiemendamento ha subito un’ulteriore (e, probabilmente, ultima) modifica.
Conferme e novità del maxiemendamento. Reclutamento docenti
Cambia il modo di selezionare i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Viene istituito un percorso abilitante di 60 CFU gestito dalle Università e attivato sul fabbisogno di cattedre, con prova finale che include una prova scritta e una lezione simulata. Inoltre ci sarà un periodo di prova di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.
Si tratterà dell’unico modo che consente agli aspiranti di poter conseguire l’abilitazione.
L’abilitazione darà la possibilità di accedere ai concorsi. Tali concorsi subiranno una profonda variazione dopo il malcontento generale suscitato dalle prove svolte quest’anno. Perciò addio ai quiz a risposta multipla, le compiante domande a risposta aperta torneranno in pompa magna.
Il percorso per diventare insegnante si costituisce così: una laurea magistrale (per ITP triennale) + percorso abilitazione di 60 CFU + concorso + anno di prova in servizio con test finale e valutazione conclusiva.
Si potrà accedere al percorso per l’acquisizione dei 60 CFU (che sono aggiuntivi alla laurea) dopo la laurea magistrale o durante la frequenza della magistrale stessa. Per chi è ancora iscritto al corso di laurea magistrale a ciclo unico serve l’acquisizione almeno 180 CFU per potersi iscrivere al percorso. All’esame di abilitazione si accede comunque dopo il conseguimento della laurea magistrale o del diploma AFAM di II livello.
Nei primi tre cicli dei percorsi abilitanti ci sarà una riserva di posti (da quantificare) per i docenti che hanno un contratto in essere nella relativa classe di concorso presso scuola statale, paritaria e IeFP.
I costi saranno a carico dei partecipanti, ma ci penserà il DPCM di luglio 2022 a definire meglio la questione dei costi massimi.
Fase transitoria
Ovviamente ci sarà una fase di transizione. Fino a dicembre 2024, infatti, ai candidati in possesso di 30 o 24 CFU, sarà data la possibilità di conseguire i restanti crediti anche dopo aver superato i concorsi a cattedra. Quindi, i famigerati 24 CFU acquisiti da svariati aspiranti già inseriti nelle GPS, non andranno perduti. L’ultima data utile per poterli acquisire è fissata al 31 ottobre 2022.
Si tratta di una fase di passaggio che permetterà ai candidati dei concorsi a cattedra di possedere 30 o 24 CFU e di conseguire i rimanenti dopo aver superato il concorso. Una breve transizione prima dell’entrata in vigore a pieno regime del nuovo sistema di reclutamento, che avverrà tra il 2025 e 2026.
I docenti con alle spalle già tre anni di servizio durante gli ultimi cinque anni scolastici nelle scuole statali potranno partecipare al concorso. Il percorso successivo dipenderà dal possesso o meno dell’abilitazione o dei 30 o dei 24 CFU.
I concorsi si svolgeranno con cadenza annuale e saranno costituiti da una prova scritta a risposta aperta. In graduatoria saranno presenti sia i docenti abilitati, sia coloro che ancora non sono in possesso dell’abilitazione.
Conferme e novità del maxiemendamento. Formazione volontaria
Il PNRR istituisce, inoltre, un sistema di formazione per i docenti in servizio che include anche la possibilità di premiare i docenti che vi prenderanno parte. Infatti, la partecipazione sarà volontaria e coloro i quali supereranno positivamente un percorso triennale riceveranno un premio in denaro.
Per questo scopo verrà istituita una Scuola di Alta Formazione per poter indicare le linee guida dell’attivazione dei corsi per docenti.
Per il finanziamento di tale scuola di formazione era stato previsto il taglio della carta del docente, ma nella riformulazione del testo (maxiemendamento) è stato scongiurato almeno fino al 2024. Infatti, i premi ai docenti saranno attribuiti dal comitato di valutazione delle scuole, basate sulle risorse annuali a disposizione.
Altre misure previste dal testo del maxi-emendamento sono:
- esoneri per i collaboratori dei dirigenti scolastici per le scuole in reggenza;
- scorrimento delle graduatorie degli idonei per quanto riguarda i concorsi docenti secondaria;
- stop al taglio della carta docenti fino al 2024;
- concorso unicamente dedicato agli insegnanti precari;
- procedura straordinaria per l’assunzione di sostegno;
- titoli di accesso A26 Matematica e A28 Matematica e Scienze saranno integrati entro il 31 luglio;
- docenti abilitati con tre anni di servizio su sostegno che accedono direttamente al TFA sostegno.