Mentre si attende l’annuncio del Concorso Straordinario ter 2023 nelle prossime settimane e l’avvio dei rinnovati programmi di formazione delineati dalla Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti, ci si interroga sul destino degli aspiranti docenti con laurea senza 24 CFU.
Con la Riforma, inizialmente proposta dall’ex Ministro Bianchi e successivamente ratificata dall’attuale Ministro Valditara, è stato introdotto un percorso formativo abilitante di 60 CFU/CFA. Rendendo, di fatto, obsoleti i 24 CFU, che potevano essere conseguiti solo fino al 31 ottobre 2022. Ciò detto, questi ultimi rimarranno validi come criterio di ammissione per i concorsi a cattedra fino al termine della fase transitoria, fissato per il 31 dicembre 2024.
Dopo tale data, dal 1° gennaio 2025, l’ingresso ai concorsi docenti richiederà la certificazione dell’abilitazione all’insegnamento, ottenibile solo attraverso i nuovi programmi formativi delineati dalla Riforma.
Requisiti del Concorso straordinario ter e laurea senza 24 CFU
I requisiti previsti per la partecipazione al Concorso straordinario ter 2023 – il primo della fase transitoria legata alla Riforma Bianchi – sono i seguenti:
- 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
- oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Ai candidati, tuttavia, sarà richiesto anche il possesso di uno dei seguenti titoli:
- laurea di accesso alla classe di concorso;
- oppure diploma per ITP;
- oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno.
Alla luce di quanto evidenziato, i laureati che non hanno conseguito i 24 CFU e che non presentano un’esperienza di servizio di almeno tre anni nell’ultimo quinquennio saranno esclusi dalla partecipazione al Concorso Straordinario ter.
Percorsi abilitanti e concorso: laurea senza 24 CFU
Gli aspiranti docenti che non hanno conseguito né i 24 CFU né i 3 anni di servizio, saranno esclusi dalla partecipazione al prossimo concorso PNRR.
Nonostante ciò, avranno la possibilità di intraprendere un percorso formativo di 30 CFU in modo da poter partecipare al secondo concorso PNRR. Le indicazioni ministeriali, concordate con le rappresentanze sindacali lo scorso luglio, suggeriscono la possibile pubblicazione del relativo bando entro la primavera 2024.
Dopo aver completato questo iter formativo, questi candidati potranno, quindi, partecipare al concorso ordinario del 2024. È da notare che, se il bando fosse pubblicato prima della fine del loro percorso, avrebbero la facoltà di iscriversi con una clausola di riserva. Se riuscissero a superare il concorso, dovrebbero ad ogni modo completare i rimanenti 30 CFU prima di ottenere un contratto a tempo indeterminato.
In caso di mancato successo al Concorso straordinario ter, rimane aperta per loro la via di acquisire ulteriori 30 CFU. Che garantirà loro l’abilitazione all’insegnamento e, allo stesso tempo, spalancherà loro anche le porte per accedere al concorso ordinario del 2025.
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