Il decreto del 4 agosto 2023 conosciuto come DPCM 60 CFU ha rappresentato un significativo avanzamento nell’approvazione dei percorsi abilitanti 60 CFU. Lo ha fatto rivestendo un ruolo cruciale nel panorama dell’istruzione e nella formazione dei futuri insegnanti.
In merito, le diverse istituzioni universitarie hanno cominciato a divulgare le classi di concorso approvate. Ciò utilizzando i propri siti web ufficiali e procedendo con l’accreditamento da parte dell’ANVUR.
In particolare, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha confermato l’accreditamento di 1.458 corsi proposti dalle istituzioni accademiche. Ciò rispetto ai 1.510 corsi inizialmente valutati durante la prima fase di verifica a dicembre.
Un siffatto calo nel numero di percorsi accreditati sottolinea un processo di selezione attento e rigoroso. Tra le informazioni divulgate, emerge il numero di circa 47.000 posti disponibili per gli aspiranti docenti. Questo sebbene non sia ancora chiaro come saranno distribuiti tra i vari percorsi approvati.
L’ampia gamma di corsi formativi comprende 1.144 offerti dalle università e 314 gestiti da Accademie e Conservatori. Evidenziando un coinvolgimento diffuso nel processo di formazione degli insegnanti.
Tuttavia, 38 richieste non hanno ottenuto l’approvazione per la loro partenza. Sottolinea l’importanza di rispettare rigorosi standard di qualità e conformità ai requisiti ministeriali.
Arrivato il parere ANVUR
L’approfondimento sui temi legati alle università e ai percorsi abilitanti da 60 CFU richiede un’analisi dettagliata.
Questo processo altamente strutturato si propone di evidenziare i migliori professionisti nel campo. I partecipanti, però, devono considerare diversi elementi distintivi dei 60 CFU.
Parte integrante di questa riflessione sono le Linee guida ANVUR. Esse delineano il processo di accreditamento iniziale dei programmi formativi abilitanti per gli anni accademici 2023-2024 e 2024-2025.
L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) ha chiaramente espresso la sua posizione su questo argomento. Il tutto sottolineando la necessità di maggiore chiarezza.
In risposta a un considerevole numero di richieste, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha dato il via libera a 1.510 corsi abilitanti. Ciò su un totale di 1.545 richieste ricevute. Tuttavia, la decisione ministeriale ha suscitato un intervento da parte dell’ANVUR.
Successivamente, l’agenzia ha trasmesso al Ministero dell’Università e della Ricerca il proprio parere. Il tutto spingendo quest’ultimo a emettere un decreto ministeriale entro 10 giorni.
Questi erano i dati forniti in un prima momento. Come si è visto, però, al momento è stato riconosciuto l’accreditamento di 1.458 corsi abilitanti.
La dinamica tra le istanze ministeriali e l’ANVUR riflette l’importanza e la delicatezza delle questioni legate ai percorsi abilitanti da 60 CFU.
I molteplici percorsi universitari abilitanti 60 CFU
La formazione dei docenti in Italia è strettamente vincolata alle disposizioni normative. La riforma nel settore trova le sue radici nel Decreto-Legge n. 36 del 30 aprile 2022. Successivamente, il D.L. è stato convertito nella Legge n. 79 del 29 giugno 2022.
Tale riforma si pone l’obiettivo di ridefinire i percorsi abilitanti 60 CFU. Così si offrono molteplici opzioni per gli aspiranti insegnanti.
Tuttavia, è importante notare che i candidati devono attenersi alle rigide linee guida in conformità alle nuove normative stabilite.
Le alternative per ottenere l’abilitazione includono le seguenti opzioni:
- 60 CFU. A partire dal 1° gennaio 2025, sarà necessario accumulare un totale di 60 CFU come requisito fondamentale per ottenere l’abilitazione;
- 30 CFU. Nel caso in cui un individuo già possegga l’abilitazione all’insegnamento o abbia conseguito una specializzazione per una diversa classe di concorso, sarà richiesto di ottenere 30 CFU aggiuntivi;
- 30 CFU (Fase transitoria). Una fase di transizione prevede che coloro che hanno almeno 3 anni di servizio presso le scuole paritarie o statali, con almeno 1 anno di servizio nella specifica classe di concorso, devono completare 30 CFU come requisito di abilitazione;
- 30 CFU (Fase transitoria per neolaureati). Per i neolaureati che non hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, sarà necessario completare una fase transitoria di 30 CFU. Dopo il corso iniziale, potranno partecipare al concorso nazionale fino al 31 dicembre 2024;
- 36 CFU (Integrazione per titoli di accesso). Coloro che possiedono un titolo di accesso che comprende già 24 CFU dovranno completare ulteriori 36 CFU al fine di conseguire l’abilitazione.
Percorsi abilitanti in riferimento all’anno accademico 2023/2024
Le università e i percorsi abilitanti 60 CFU, però, hanno anche altri aspetti che devono essere tenuti in forte considerazione. In particolare, bisogna snocciolare alcune nozioni relative all’anno scolastico in corso.
Infatti, in merito all’anno accademico 2023-2024, gli atenei dovranno attuare i programmi di cui di seguito:
- percorso 60 CFU/CFA;
- percorso 30 CFU/CFA, da completare entro il 28 febbraio 2024, per consentire la partecipazione al secondo processo di selezione;
- percorso 30 CFU/CFA per insegnanti che hanno prestato servizio presso istituzioni scolastiche statali o paritarie per almeno tre anni, anche in modo non continuativo, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di ottenere l’abilitazione, nei cinque anni precedenti e per insegnanti che hanno vinto il concorso straordinario bis.
Titoli di accesso
La partecipazione ai percorsi abilitanti da 60 CFU costituisce un requisito fondamentale per l’accesso alla carriera di insegnante.
Nondimeno, è necessario tenere presente che esistono diverse condizioni di ammissione, le quali variano da persona a persona:
Percorso CFU | Destinatari | Requisiti |
60 CFU | Laureati | – |
60 CFU | ITP | Diploma fino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025: laurea |
60 CFU | Studenti in corsi di studio per insegnanti | Acquisizione di almeno 180 CFU |
Attività formative
È essenziale esaminare con grande attenzione il contenuto della fase iniziale di istruzione rappresentata dai percorsi abilitanti 60 CFU.
Questo specifico percorso è stato delineato nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2023 e presenta la seguente struttura.
Attività formative | CFU/CFA |
Discipline di area pedagogica | 10 |
Tirocinio diretto e indiretto | 20 |
Formazione inclusiva delle persone con BES | 3 |
Disciplina di area linguistico-digitale | 3 |
Disciplina psico-socio-antropologiche | 4 |
Metodologie didattiche: introduzione ai modelli di mediazione didattica per la secondaria | 2 |
Didattiche delle discipline e metodologie delle discipline di riferimento (delle classi di concorso) | 16 |
Discipline relative all’acquisizione di competenze nell’ambito della legislazione scolastica | 2 |
Le università utili per i percorsi abilitanti 60 CFU
Le istituzioni universitarie elencate qui si sono impegnate a offrire programmi di studio di 60 CFU per l’abilitazione.
Se si seleziona il nome dell’ateneo, è possibile accedere all’articolo dedicato a quella specifica sede, che contiene le ultime novità e informazioni rilevanti.
D’altra parte, facendo clic su pagina percorsi 60 CFU, si verrà indirizzati alle pagine web ufficiali delle rispettive università. Qui si trovano gli aggiornamenti in tempo reale relativi ai programmi formativi abilitanti.
ABRUZZO
Università degli Studi dell’Aquila – pagina percorsi 60 CFU
Università degli studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara – pagina percorsi 60 CFU
CALABRIA
Università della Calabria – pagina percorsi 60 CFU
CAMPANIA
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – pagina percorsi 60 CFU
EMILIA ROMAGNA
Università degli Studi di Bologna – pagina percorsi 60 CFU
L’Università degli Studi di Ferrara – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi di Parma – pagina percorsi 60 CFU
FRIULI-VENEZIA GIULIA
Università degli Studi di Udine – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi di Trieste – pagina percorsi 60 CFU
LAZIO
Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale – pagina percorsi 60 CFU
L’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi Tre – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – pagina percorsi 60 CFU
L’Università degli Studi della Tuscia – pagina percorsi 60 CFU
LIGURIA
Università degli Studi di Genova – pagina percorsi 60 CFU
LOMBARDIA
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – pagina percorsi 60 CFU
L’Università degli Studi di Milano – pagina percorsi 60 CFU
Università di Pavia – pagina percorsi 60 CFU
MARCHE
Università degli Studi di Camerino – pagina percorsi 60 CFU
L’Università di Macerata – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi degli Studi di Urbino “Carlo Bo” – pagina percorsi 60 CFU
MOLISE
Università degli Studi del Molise – pagina percorsi 60 CFU
PIEMONTE
Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi di Torino – pagina percorsi 60 CFU
PUGLIA
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – pagina percorsi 60 CFU
L’Università degli Studi di Foggia – pagina percorsi 60 CFU
Università del Salento – pagina percorsi 60 CFU
SARDEGNA
Università degli Studi di Sassari – pagina percorsi 60 CFU
SICILIA
Università degli Studi di Catania – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi di Palermo – pagina percorsi 60 CFU
TOSCANA
Università degli Studi di Firenze – pagina percorsi 60 CFU
L’Università di Pisa – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi di Siena – pagina percorsi 60 CFU
VENETO
Università Ca’ Foscari Venezia – pagina percorsi 60 CFU
Università degli Studi di Padova – pagina percorsi 60 CFU
Le Università telematiche
Università telematica eCampus – pagina percorsi 60 CFU
SCARICA il PDF del DPCM 60 CFU (Gazzetta Ufficiale n. 224 del 25 settembre 2023)